Quanti di voi vanno a fare spesa e non sanno riconoscere se un pesce è fresco e quindi pescato di giornata? Quanti di voi sono amanti del sushi o del pesce crudo e hanno paura che l’alimento non sia fresco col rischio di un intossicazione alimentare? Di seguito le linee guida del ministero delle politiche agricole per capirne la freschezza.

Se il pesce è fresco…

  1. L’occhio è bombato (convesso), la cornea trasparente e la pupilla brillante;
  2. La carne del pesce dovrebbe essere di colore acceso e lucente;
  3. Le branche hanno un colore rosso intenso e sono prive di muco;
  4. L’odore del pesce deve essere di alghe marine;
  5. La pelle è di colore vivo e brillante;
  6. Le squame aderiscono alla pelle;
  7. La carne è compatta ed elastica;
  8. La colonna vertebrale si spezza invece di staccarsi e internamente non è presente alcuna colorazione.

Se il pesce non è fresco….

  1. L’occhio è incavato, la cornea lattaginosa e la pupilla grigia;
  2. La carne del pesce è di un colore più opaco e meno brillante;
  3. Le branchie hanno un colore tendente al giallo ed è presente del muco lattaginoso;
  4. L’odore è acre;
  5. La pelle avrà un colore opaco o comunque di un colore spento;
  6. Le squame si staccano con estrema facilità;
  7. La carne risulta molle e flaccida;
  8. La colonna vertebrale si stacca e lungo la zona della colonna il colore diventa rossa che si intensifica con l’invecchiamento.

Consiglio del nutrizionista

Un pesce fresco è sicuramente più sicuro rispetto a un pesce di dubbia freschezza e si riduce il rischio di possibili intossicazioni alimentari. Nei casi in sui si hanno dei dubbi sulla qualità del pesce, preferire l’acquisto di un prodotto surgelato che ha subito dei trattamenti che lo rendono estremamente sicuro. Infine, si consiglia di consumare 2 o più porzioni a settimana di pesce e preferibilmente pescati in mare rispetto ai pesci di allevamento a causa del maggior contenuto in omega 3.

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