Con il termine “dieta mediterranea” si indica un modello alimentare che nasce nel bacino del mar mediterraneo ed è riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriali dei seguenti sette paesi: Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Italia, Marocco e Portogallo.

Dove nasce la dieta mediterranea?

Il padre della dieta mediterranea è un fisiologo americano dal nome Ancel Keys che, tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’60, ha ottenuto l’incarico dal governo americano di condurre uno studio inerente alla “malattie del benessere”, ovvero tutte quelle patologie a carattere cardio-metabolico. Nicotera, un paesino di circa 6000 abitanti in provincia di Vibo Valentia, fu scelta da Ancel Keys e il suo team di ricercatori come base per lo studio . L’equipe notò che nei nicoteresi vi era una bassissima incidenza di malattie cardiovascolari e il motivo era legato alle loro abitudini alimentari.

La dieta mediterranea

piramide alimentare mediterranea

Dagli anni ’90, per descrivere un modello alimentare nutrizionisti e dietisti utilizzano le piramidi alimentari che risultano essere uno strumento semplice per comunicare i principi di una corretta alimentazione. Infatti, di piramidi ve ne sono di vari tipi come ad esempio quella Toscana o quella Svizzera.

Alla base della piramide alimentare mediterranea vi sono frutta e verdura, rigorosamente di stagione, che dovranno essere consumate tra le 4 e le 5 porzioni al giorno. 

Un gradino sopra troviamo cereali e tuberi, che essendo una fonte di carboidrati dovranno essere consumati tutti giorni 1-2 porzioni. Il consiglio è quello di consumare spesso cereali di tipo integrale, per il loro contenuto in fibre.

Nella posizione tre invece troviamo latticini, frutta secca e grassi da condimento. I latticini si consiglia di assumerli 1-2 volte al giorno, l’olio extravergine d’oliva 3-4 cucchiai e la frutta secca 2-3 porzioni giornaliere.

Nella riga due troviamo gli alimenti proteici e quindi carne, pesce, uova e legumi, che dovranno essere consumati con frequenze settimanali. Le linee guida della dieta mediterranea consigliano: 2 o + porzioni di pesce a settimana, 2 o + porzioni di legumi settimanali, massimo 2 porzioni di carne bianca e meno di 2 di carne rossa e infine 2-4 uova.

Infine, al vertice troviamo quegli alimenti che dovranno essere consumati occasionalmente e si tratta di dolci, soft drink e carni processate (in scatola, salumi ecc).

Benefici della dieta mediterranea

In diversi studi, la dieta ha dimostrato avere effetti favorevoli sui livelli delle lipoproteine LDL, sulla vasodilatazione dell’endotelio, sulla resistenza all’insulina, sulla sindrome metabolica, sulla prevenzione di malattie cardiovascolari e su malattie oncologiche. Questi benefici sono legati al contenuto di importanti nutrienti come l’acido oleico dell’olio extra vergine di oliva, gli omega 3 del pesce, le fibre, gli antiossidanti e le vitamine contenute in frutta e verdura che hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione di tutte le malattie precedentemente elencate.

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