Il digiuno intermittente che cos’è?

Il digiuno intermittente è un modello alimentare  che prevede l’astensione dal cibo per un periodo di tempo più lungo “del normale” in modo da andare a simulare in digiuno.

Quindi non mangeremo niente per giorni?

La risposta ovviamente è no. Nel modello dietetico del digiuno intermittente viene previsto un periodo di iperalimentazione dove verranno introdotti macronutrienti e le kcal di cui abbiamo bisogno.

Come funziona?

Il protocollo trae spunto dal Ramadan, ovvero la pratica alimentare di tipo religioso che viene applicata nel mondo arabo. I protocolli più sostenibili di digiuno intermittente, prevedono l’astensione dal cibo per circa 16 ore e 8 ore in cui il soggetto potrà alimentarsi e apportare tutto ciò di cui ha bisogno. 

Cosa dice la scienza?

Il ricercatore Valter Longo è il punto di riferimento del digiuno intermittente in Italia e nel mondo. In modelli di studio da laboratorio su topi e ratti, è stato notato che il digiuno intermittente apportava profondi benefici su molti diversi indici di salute e può prevenire l’insorgenza di molte patologie legate all’età: diabete, malattie cardiovascolari, tumori e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson

Nell’uomo normopeso e sovrappeso è stato notato che il digiuno intermittente ha migliorato sensibilimente il contenuto di grasso corporeo e ha dimostrato una sostanziale perdita di peso. Inoltre, sono migliorati i parametri quali l’insulino resistenza e la riduzione dei fattori di rischio di malattie cardiovascolari.

Quali sono i meccanismi di azione a livello cellulare?

I meccanismi cellulari e molecolari mediante i quali il digiuno intermittente migliora la salute e i processi patologici implicano l’attivazione di fattori cellulari che migliorano i meccanismi di adattamento allo stress ossidativo, promuovono la riparazione di DNA e attivano processi di rinnovamento cellulare.

 

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